ACA SPA – APPROVATO IL BILANCIO 2020
04/08/2021Approvato,
questa mattina, il bilancio Aca 2020 con 31 voti favorevoli, un astenuto e
nessun contrario: le amministrazioni comunali hanno apprezzato la gestione
tecnica di Aca che, nonostante la seconda crisi idrica consecutiva, ha
evidenziato un bilancio assolutamente positivo. Il presidente, Ing. Giovanna
Brandelli, ha invitato ad abbandonare il modello di mantenimento per passare a
quello dell’investimento: continuare a trovare soluzioni con le risorse finanziarie
interne di Aca diventa insostenibile per un’azienda in concordato pertanto si è
evidenziata la necessità di finanziamenti terzi.
Anche nel 2020 Aca ha operato all’interno del binario del concordato pagando le
rate previste per 48 milioni di euro e al 30 luglio abbiamo liquidato una
ulteriore rata pertanto al 31 luglio 2021 abbiamo coperto il 78% del piano
concordatario, in una combinazione di emergenza sanitaria ed emergenza idrica.
L’emergenza sanitaria ha bloccato il reclutamento del personale con un organico
già carente di 40 unità, ma è venuto fuori il vero capitale umano dell’azienda
mettendo in evidenza quanti fossero aderenti alla mission aziendale, ha
rallentato i cantieri, ha imposto uno sforzo per la digitalizzazione di Aca,
per lo smart working e costringendo a diversificare anche gli uffici con
ulteriori investimenti.
La crisi idrica ha ridotto la produttività di Aca, ovviamente: se questa
risorsa viene meno, viene meno la produzione e, dunque, anche i ricavi, ha
imposto incremento di costi di manutenzione e investimenti sull’idrico. Nel
2020 l’impoverimento della sorgente per mancanza delle precipitazioni e la
maggiore richiesta per l’emergenza sanitaria ha prodotto un gap di 200 lt/s, ma
sono iniziati finalmente i lavori sul Tirino, intervento pensato nel 2020, per
aumentare la dotazione dell’acquedotto Giardino, valutando possibili allacci
emergenziali.
Nel bilancio 2020 ovviamente ci sono gli effetti della carenza della risorsa
idrica: il servizio di soccorso idrico che abbiamo pensato già lo scorso anno e
messo in atto, le manutenzioni preventive con il check sulle reti attraverso le
ricerca di perdite con gli ultrasuoni; abbiamo acquistato l’acqua dal Ruzzo,
abbiamo speso di più per l’energia elettrica.
Affrontiamo la seconda crisi idrica consecutiva resa ancora più insostenibile
per i cambiamenti climatici effettivi e per lo stato delle reti: in precedenza
sono stati fatti investimenti sulle reti fognarie e depurative e pochi
sull’acquedotto: negli ultimi anni stiamo investendo in maniera concreta su
questi interventi. Aca si è attivata per attingere al piano Invasi nazionale e
al PNRR.
Nel Bilancio 2019 era presente una partita straordinaria sui ricavi extra
morosità da parte di Ersi, quindi si parla di ricavi teorici che non abbiamo ancora
potuto incassare. Quindi i numeri, se li andiamo a confrontare sono molto
positivi nonostante la crisi idrica e sanitaria.
Dunque approvato un bilancio positivo, che descrive lo sforzo di
ristrutturazione dell’azienda, la tensione collettiva al miglioramento di
quello che abbiamo trovato, l’adesione rinnovata delle nostre risorse umane
alla missione del servizio di pubblica utilità, nonostante il COVID e
l’emergenza idrica. Abbiamo ancora davanti il 22% del Concordato, la sfida
della riduzione delle perdite idriche e dei cambiamenti climatici, un percorso
di potenziamento quantitativo e qualitativo delle risorse umane, il
miglioramento ambientale. Vogliamo continuare a recuperare credibilità e
fiducia degli utenti, abbiamo chiuso una serie di contenziosi, portando
maggiore confidenza nelle voci di bilancio, stiamo migliorando il recupero
crediti come da impegno giudiziale, sono iniziati i lavori per aumentare la
presa idrica a Bussi, sono ripresi i lavori del potenziamento del depuratore di
Pescara, sono iniziati i lavori per il Parco Depurativo, sono stati approvati i
modelli idraulici per Valle Anzuca di Francavilla.
Ora aspettiamo l’accoglimento di due progetti nella dotazione finanziaria del
piano Invasi e PNRR, inoltre la prossima settimana firmeremo lo scambio d’uso
di infrastrutture demaniali con il Consorzio di bonifica, secondo la LR 16 2020
nell’ottica sia dell’efficientamento d’uso dell’acqua potabile che del
miglioramento ambientale del litorale di Montesilvano, che deve poter arrivare
alla bandiera blu come Pescara.